Lo
chiamavano Natale consumistico,che ormai di sacro non era rimasto
niente e che ormai si aspettava il 25 dicembre solo per aprire pacchi e
pacchetti pieni di sorprese e sorpresine.
Dicevano
che queste feste cristiane come il Natale serviva solo a riempire le
tasche dei vari commercianti e proprietari di fabbriche di
giochi,alimentari e varie.
Ci
hanno tolto il presepe dopo il crocefisso dalle scuole per non
“offendere” i bambini delle altre religioni,anche se per tali festività
stanno a casa come i loro genitori e se lavorano vengano pagati per una
festività lavorata anche se loro non ci credono e stanno a casa per
festeggiare cosa?Il Santo Natale in cui non credono?
Le
strade erano piene di luci già da fine novembre,i negozi pieni di gente
ma ormai le luci sono poche e niente perché che interesse hanno gli
stranieri che hanno negozi e negozietti a illuminare le vie in
ricorrenza di una festa in cui non si riconoscono?
Altro
rituale era il prete coi due chierichetti che passava a benedire le
case,ora passano,almeno dicono loro una volta ogni due anni,ma da dodici
anni che abito qui ho visto solo due volte però in compenso ogni anno
arriva puntuale la busta vuota della parrocchia che bussa a denari.
Tornando
al Santo Natale odierno,vediamo negozi vuoti e sotto l’albero si sarà
poco o niente da aprire perché i pacchi ce li hanno consegnati e li
abbiamo già aperti durante l’anno,vedi Tares,Imu no Imu,730.ticket ed
invece del panettone classico ci hanno servito il panettone pasticciato
delle tre grazie,Letta,Alfano e Monti impastato dal cuoco napoletano
Napolitano.
In
compenso meno Italiani andranno all’estero per Natale e fine d’anno ma
sono pochi i “fortunati” tipo le famiglie bloccate in Congo” per
adottare bambini del luogo,mentre gli orfanotrofi in Italia rimangono
sempre pieni per via di leggi che nessuno capisce,rimpinguando in
compenso i portafogli di chi li gestisce.
Altri
“fortunati” sono due marò che ancora sono in India grazie alla
fortunata frase pubblicitari anni 80′ che diceva “firma e gira il mondo”
frase che doveva servire ad aumentare gli arruolamenti nelle Forze
Armate.
Concludendo
quest’anno non sarà un Natale consumistico,visto la crisi,ma in
compenso sarà un Natale di fede e speranza,perché gli Italiani
pregheranno che l’Italia e gli Italiani si salvino e hanno la speranza
che questi manigoldi che si fanno chiamare “onorevoli” tornino a casa e
ci sia veramente una nuova svolta per l’Italia e l’Europa che diventi
veramente l’Europa dei Popoli e non delle banche e dei loro tirapiedi.
Nessun commento:
Posta un commento