Era
con la faccia triste e mi chiese di andarmene con lui e alla mia
rimostranza di darmi il tempo di vestirmi mi dice dove andavamo non
c'è bisogno di vestiti ,bastava chiudere gli occhi e poi saremmo
partiti.
La
porta si richiude come colpita da un colpo di vento,ma non mi sento
più vecchia,non sento più i dolori delle primavere passate e vedo
entrare mio nipote che si avvicina a quello che era il mio involucro
di carne,muscoli e nervi e chiama gli altri gridando che ero morta.
Li
vedo entrare di corsa a vedere se era vero che ero morta e non si
accorgono dio me tornata giovinetta con accanto mio marito,quello che
doveva essere la mia carne estranea,come usava dire mia madre che
diceva che i figli sono carne della propria carne mentre i mariti no.
Vedo
che cercano soldi negli armadi,nei comodini come se non capissero che
quei pochi euro che mi erano rimasti avevo pagato le varie bollette e
avevo fatto un po' di spesa per arrivare a fine mese...
Li
sento rincuorandosi non per la mia dipartita ma perché già
litigavano della divisione della casa o del venderla bene per
dividersi il ricavato...
Guardo
mio marito e gli dico di andarcene tutti e due ridendo ci avviamo
verso il vero nuovo mondo e ridiamo di gusto perché noi sappiamo che
la casa l'avevamo venduta a nuda proprietà prima che morisse per un
tumore alla gola e li avevamo usati per le cure e per passare da
fidanzatini gli ultimi 6 mesi di vita che gli erano rimasti,prognosi
che avevano fatto parecchi dottori in visita privata e no...
Chissà
che faccia avranno fatto quando saranno andati alle varie agenzie di
vendita casa a vendere le mie 4 mura che non erano più mie dal
momento che ero morta.
ElleGi 14
Fine...
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