giovedì 6 maggio 2010

Che sarà di Fini che sarà


Gianfranco mio che stai sulla poltrona,
disteso come un vecchio addormentato
la noia, l'abbandono, il niente son la tua malattia,
Gianfranco mio ti lascio io vado via.

Che sarà, che sarà, che sarà.
Che sarà di Gianfranco chi lo sa.
Sa far tutto o forse niente, da domani si vedrà,
e sarà, sarà quel che sarà.

Gli amici tuoi son quasi tutti via
e gli altri verrano dopo da me.
Peccato perché stavi bene in loro compagnia,
ma tutto passa, tutto se ne và.

Che sarà, che sarà, che sarà.
Che sarà di Gianfranco chi lo sa.
Con te porti la chitarra e se la notte piangerai,
una nenia di paese suonerai.

Gianfranco dovresti tener chiusa la bocca
che fu la fonte del mio primo amor,
ti do L'appuntamento dove e quando non lo so,
ma se non vuoi andare in miniera so soltanto che ritornerai.

Che sarà, che sarà………..




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