sabato 25 febbraio 2012

Malati cronici, lettera aperta di un lettore sestese ad Emma Marcegaglia

Cara Emma, sì, sono io uno dei malati cronici da 5 anni a questa parte, io che in questi 5 anni forse ne ho lavorato 2, io che sono stato a casa la prima volta nel gennaio 2007 quasi un anno, prima solamente due settimane di malattia in 21 anni di lavoro.
Gennaio 2007 un camion in retromarcia invece di andare avanti mi buttava un cancello addosso frantumandomi la caviglia con due operazioni per rimettermi in piedi e una sbarra ancora nella caviglia, ma il record viene dopo, sempre gennaio 2008, un altro anno ancora in seguito a una operazione di laringectomia totale, esattamente il 29 gennaio, operazione che ha minato la mia salute.
Premetto che sono astemio e fumacchiavo, ma abitando a Sesto San Giovanni siamo tutti grati alla Falck e alla Breda che facevano parte di Confindustria di cui lei è presidente, regalava polvere d'amianto ai suoi dipendenti e a chi viveva nelle vicinanze. Quindi prima di parlare di malattie croniche guardi tra gli iscritti di Confindustria quanti “imprenditori” che davanti al profitto hanno sacrificato le leggi di salvaguardia dell'ambiente o la tutela dei propri operai o chi aveva la “fortuna” di abitare nelle vicinanze.
Già devo passare una visita all'anno dall'Asl e dal mio datore di lavoro, ed ogni tre anni dall'Inps come se la laringe, e nel mio caso tiroide e corde vocali, possano ricrescere come fossero delle semplici unghie tagliate. Almeno lei non offenda la propria e la mia intelligenza parlando e generalizzando sui malati cronici.
Un saluto
Giovanni Lanzo

venerdì 17 febbraio 2012

Dalla “pecora” alla “pecorina”, ecco il nuovo bando del Ministero dell’Istruzione

Che figuraccia! Il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca ha indetto un bando la cui descrizione sul sito riporta: “Dalla pecora al pecorino, tracciabilità e rintracciabilità di filiera nel settore lattiero caseario toscano”. Il problema è stato tradurre in inglese tale descrizione, a giudicare dal risultato finale che così appare testualmente: “From the sheep to doggy style”, che però in italiano sta in realtà a significare “dalla pecora al fare sesso a pecorina”. Terribile!
Una gaffe, se si può chiamarla tale, usando un eufemismo. Davvero una pessima figura per il Ministero, molto peggio del famoso “tunnel dei neutrini” che tanto era costato pagine e pagine di critiche e prese in giro nei confronti dell’ex ministro Maria Stella Gelmini. Quello della Gelmini era stato un comunicato scritto in maniera imperfetta da un componente dello staff, ma la stampa libera e democratica subito seguita dall’orda impazzita che spopola sui social network aveva preferito addossare tutte le colpe al ministro allora in carica.
Oggi il vento è cambiato, e per una clamorosa e ridicola gaffe del Ministero le acque sembrano essersi improvvisamente calmate. Nessuno disquisisce sulla scarsa professionalità di chi, pur aggiornando il sito del Ministero, si avvale presumibilmente di traduttori automatici on-line, mostrando di non conoscere neppure l’inglese. Non c’è più l’odiato ministro che possa fungere da capro espiatorio, quindi non vale la pena sprecare tempo in battute, link, note, vignette. Eppure ce ne sarebbe da dire.
Cosa sarebbe accaduto se oggi ci fosse ancora Maria Stella Gelmini? L’accostamento Gelmini-pecorina sarebbe diventato il leitmotiv di tutti i prossimi sketch di Sabina Guzzanti, conoscendo il soggetto. E ancora: quante vignette avrebbe disegnato Vauro? In quante trasmissioni di Santoro si sarebbe parlato solo di questo? Quanti monologhi ed editoriali di Marco Travaglio? Quante battute sul sito Spinoza.it e affini? Quanti filmati su youtube, note su facebook, link, caricature? Quante paginate su google scrivendo “Gelmini pecorina”?
Non osiamo immaginare. Ora però il vento è cambiato, e si vede. Persino una figuraccia del Miur rischia di passare inosservata.

fonte

mercoledì 8 febbraio 2012

Date da mangiare agli uccelli, stanno morendo

Un passero sulla neve
Un passero sulla neve
Il gelo e la neve sono un dramma per gli animali soprattutto per gli uccelli che non riescono a trovare più il cibo. L’ENPA chiede un piccolo sforzo a tutti i cittadini colpiti dal maltempo e di dedicare solo pochi secondi a questi esseri che ogni mattina con il loro cinguettio ci rallegrano l’animo. L’invito dell’Ente Nazionale per la Protezione Animali è di lasciare sui davanzali o sui balconi o in punti riparati dei semi per volatili in vendita nei negozi per animali delle frutta secca o dei residui di panettone, in modo da rendere più semplice agli uccelli la ricerca del cibo in questi giorni di gelo e neve. La LIPU di Roma consiglia di non dare da mangiare briciole di pane poiché non sarebbero di alcuna utilità al nutrimento degli stessi e di evitare di dare biscotti. L’alimentazione per i passeri è niger, lino, canapa e avena. Il fringuello o il verdone mangia semi di girasole o frutta fresca o secca. Le cince mangiano noccioline, fichi secchi, noci e altri generi di frutta secca. I merli sono insettivori e gradiscono maggiormente larve, camole della farina, semi di farro, riso, pezzi di grasso o bucce di formaggio.

Augusto De Sanctis, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese consiglia a chi vuole dare da mangiare agli uccellini: “di riciclare bottiglie di plastica riempiendole di semi oppure di costruire una mangiatoia di legno. E’ importante che i punti dove si lasciano semi e briciole siano protetti dall’acqua e ovviamente siano lontane da aree frequentate dai gatti“. La morte di queste piccole creature sarebbe un’onta in più per le città che avanzano con il cemento nel disprezzo totale per la natura distruggendo i ripari naturali di questi esseri indifesi.
Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia spiega che il freddo e la neve sarebbe fenomeni naturali normali ma la cementificazione del territorio come l’attività venatoria hanno già messo sotto stress i volatili che prive dei loro rifugi naturali (aree litoranee e di fondovalle) rischiano di morire per l’eccessiva antropizzazione: “basti pensare alla conurbazione della costa adriatica colpita in queste ore dal maltempo, che ha soppiantato decine di migliaia di ettari di aree umide che accoglievano questi uccelli in periodi critici come questi oppure alle aree di fondovalle e gli stessi corsi d’acqua ormai lastricate di capannoni industriali, superstrade e cementificio“. Caserta tiene a precisare che il cambiamento climatico a opera dell’uomo è un’ulteriore minaccia “per questo riteniamo di dover lanciare un appello ai cittadini affinché aiutino l’avifauna in questo periodo di grande difficoltà“. L’associazione animalista ENPA ricorda che i cani non vanno lasciati legati al freddo e invitta altresì a tenere i propri amici a quattrozampe in luoghi più riparati da questo gelo siberiano.
FONTE

lunedì 6 febbraio 2012

Milan Napoli 0-0 5 febbraio 2012




GIUSTA L'ESPULSIONE DI ZLATAN
MA COME MAI ARONICA RIMANE IN CAMPO?
SE IL GUARDALINEA HA VISTO
LA SBERLA DI ZLATAN AD ARONICA
COME MAI NON HA VISTO LA SBERLA DI ARONICA
ALL'INCOLPEVOLE NOCERINO????
ASPETIAMO LA PROVA TV
L'ANZIANO GINO V