giovedì 7 giugno 2012

Le lacrime del professor Monti: i poteri forti non mi vogliono più bene


Scandaloso: gli euro donati dagli italiani ai terremotati emiliani, anziché essere impiegati come tutti si pensa per opere di bene, potrebbero essere utilizzati per CONCEDERE PRESTITI, esattamente come è accaduto con i soldi devoluti ai terremotati abruzzesi.



Scandaloso: gli euro donati dagli italiani ai terremotati emiliani, anziché essere impiegati come tutti si pensa per opere di bene, potrebbero essere utilizzati per CONCEDERE PRESTITI, esattamente come è accaduto con i soldi devoluti ai terremotati abruzzesi.
Dei 5 milioni raccolti per l'abruzzo quasi il 10% - ben 470.000€ - sono stati utilizzati per le spese, e ci chiediamo come sia possibile che raccogliere fondi via sms comporti così tante spese di gestione. E i 4,5 milioni rimanenti, sono stati utilizzati per concedere PRESTITI, che pur a tasso agevolato devono essere ovviamente rimborsati! E' scritto persino sul sito di Etimos"Si tratta di un progetto, realizzato grazie ai fondi delle donazioni post terremoto" (...) “Microcredito per l’Abruzzo offre prestiti a condizioni agevolate" come potete leggere qui
Ringraziamo Footam14 per la gentile segnalazione
Staff nocensura.com
di seguito vi proponiamo l'articolo di articolotre.com - lo stesso argomento è affrontato anche dal sito webcontro.com
Il gesto è semplice, meccanico, si digita il numero e si compie un gesto di solidarietà nei confronti di polazioni sfortunate, vittime di catastrofi naturali. 
La sensazione è quella di aver, ognuno nel suo piccolo,  contribuito ad alleviare i disagi che quelle persone stanno patendo.
Però forse non è esattamente così, Gli euro donati attraverso sms, che fine fanno? Come raggiungono le vittime dei sismi, delle alluvioni, delle calamità naturali?
Ad esempio per il terremoto dell'Aquila vennero raggiunti i cinque milioni di euro di donazioni, come vennero distribuiti?  E qui la sorpresa.

Viene naturale immaginare che il sostegno economico raggiunga immediatamente chi ha bisogno di aiuto, ma non è così. Nel 2009 il denaro raccolto venne convogliato dalla Protezione civile ad Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito, che concede ' a tassi agevolati' prestiti e finanziamenti a persone e  imprese coinvolte nel sisma.
Quindi attenzione: nessun regalo da parte dei donatori. Va sottolineato che di quei 5 milioni di euro raccolti per il terremoto dell'Aquila, 470 mila vennero utilizzati per 'oneri riferibili alla gestione del progetto'. C'è da credere che nessuno dei donatori potesse immaginare una situazione del genere: i loro soldi utilizzati per concedere prestiti, per quanto a tassi vantaggiosi, e solo nel 2011.
Cosa possa accadere adesso con gli sms al 45500 non è dato sapere, però è certo che non sono immediatamente utilizzabili per aiutare i territori colpiti dal sisma e che il denaro confluisce sempre alla Protezione civile. 

martedì 5 giugno 2012

Dall'euro si può uscire agganciando lira a dollaro


TOPOMARIO I professori hanno copiato Topolino



Una striscia del 1993 anticipava la situazione dell'Italia di oggi: i tecnici chiamati a Paperopoli per far pagare le tasse ai cittadini. Ma la conclusione...

I professori hanno copiato Topolino: tecnici per le tasse. Ma occhio al finale..Chissà, magari  i tecnici leggono davvero i fumetti. O quanto meno si ispirano ad essi, per la precisione a Topolino. Lo conferma una storia del 1993 (a cui Libero ha fatto cenno nei giorni scorsi) intitolata «Paperinik e le tasse rapinatorie», scritta da Giorgio Pezzin e disegnata da Corrado Mastantuono. In quest’episodio viene incredibilmente anticipata (non di un giorno: di circa vent’anni) la soluzione adottata nel nostro Paese per provare a rimettere in sesto i conti dello Stato: nominare un governo di tecnici non ancora «contaminati» dalla politica i quali provvedano a salassare a più non posso i cittadini con ogni sorta di tasse e di balzelli.
 Le analogie tra la finzione disneyana e l’odierna realtà del Belpaese lasciano turbati: impressiona leggere sulle labbra (anzi, sul becco) del sindaco di Paperopoli una frase come:  «Il Comune ha davvero bisogno di soldi! Ci rivolgiamo ai tecnici, ecco la soluzione! Esperti fiscali indipendenti, assunti allo scopo! Loro incasseranno soldi e impopolarità, mentre il Comune incasserà… Senza colpo ferire!». E che dire del fatto che, tra le imposte escogitate dagli esperti, vi siano la tassa sull’età, la tassa sulle calorie (praticamente un’antesignana della tassa sul cibo-spazzatura proposta di recente dal nostro governo), la tassa sulle vacanze e la definitiva tassa sulle tasse? Il sospetto (o meglio il timore) è che la fonte d’ispirazione di Monti e collaboratori sia davvero Paperopoli… Il professore, a questo punto, faccia almeno caso (e ne tragga le dovute conseguenze) a come si conclude il fumetto: con la rivolta della gente che, esasperata, scende in piazza urlando «Basta tasse!» e «Obiezione fiscale!». Non solo: dietro ai tecnici, nell’episodio di Paperinik, si nascondono in realtà i componenti della Banda Bassotti, determinati a rapinare la cittadinanza a proprio esclusivo beneficio. Allarmante interrogativo: che Topolino ci abbia visto giusto anche in questo caso?
Giuseppe Pollicelli

venerdì 1 giugno 2012

Libertà di licenziare, ecco i senatori che hanno votato per la demolizione dell’Articolo 18 – I nomi


01/06/2012
By 
In poco meno di due minuti, tanto è durata la votazione elettronica, ieri al Senato hanno demolito il più importante baluardo di civiltà del lavoro in Italia, frutto di decenni di lotte e conquiste: l’articolo 18.
244 senatori (Pd, Pdl, Terzo Polo) hanno approvato la cosiddetta  riforma del lavoro di Elsa Fornero che introduce, di fatto, la libertà di licenziare per motivi economici, salvo casi di “manifesta insussistenza” (cioè mai) a fronte di un modesto indennizzo al lavoratore; il più grande regalo alla Banca Centrale Europea e al Fondo Monetario che da tempo chiedono al governo Monti (e prima a Berlusconi) di intervenire in tal senso.Con questo provvedimento, l’Italia diventa il primo Paese europeo a non disporre di una tutela (né reintegro, né forti risarcimenti) in caso di licenziamento senza giusta causa. Per fare un esempio, nel modello tedesco, il reintegro è previsto persino nelle aziende con 10 dipendenti.
Ovviamente, dopo l’approvazione del testo, gioisce la Fornero che non sta più nella pelle dalla gioia (foto a destra). A votare contro soltanto Idv e Lega. Adesso l’iter parlamentare prevede che il testo passi alla Camera per la definitiva approvazione. Da Anna Finocchiaro a Rutelli, da Gasparri a Giovanardi fino all’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, ecco i nomi di chi ha votato per la demolizione dell’articolo 18:

1) Marilena Adamo (PD)
2) Benedetto Adragna (PD)
3) Mauro Agostini (PD)
4) Maria Alberti Casellati (PDL)
5) Bruno Alicata (PDL)
6) Laura Allegrini (PDL)
7) Silvana Amati (PD)
8 ) Paolo Amato (PDL)
9) Francesco Maria Amoruso (PDL)
10) Alfonso Andria (PD)
11) Maria Antezza (PD)
12) Teresa Armato (PD)
13) Franco Asciutti (PDL)
14) Giuseppe Astore (MISTO)
15) Augello (PDL)
16) Antonio Azzollini (PDL)
17) Emanuela Baio (Terzo Polo – API/FI)
18) Massimo Baldini (PDL)
19) Giuliano Barbolini (PD)
20) Paolo Barelli (PDL)
21) Mariangela Bastico (PD)
22) Domenico Benedetti Valentini (PDL)
23) Filippo Berselli (PDL)
23) Maria Teresa Bertuzzi (PD)
24) Giampaolo Bettamio (PDL)
25) Francesco Bevilacqua (PDL)
26) Dorina Bianchi (PDL)
27) Enzo Bianco (PD)
28) Laura Bianconi (PDL)
29) Franca Biondelli (PD)
30) Tamara Blazina (PD)
31) Giacinto Boldrini (PDL)
32) Sandro Bondi (PDL)
33) Anna Cinzia Bonfrisco (PDL)
34) Giorgio Bornacin (PDL)
35) Gabriele Boscetto (PDL)
36) Daniele Bosone (PD)
37) Franco Bruno (Terzo Polo – API/FI)
38) Filippo Bubbico (PD)
39) Sebastiano Burgaretta Aparo (PDL)
40) Alessio Butti (PDL)
41) Antonello Cabras (PD)
42) Raffaele Calabrò (PDL)
43) Giacomo Caliendo (PDL)
44) Battista Caligiuri (PDL)
45) Giulio Camber (PDL)
46) Franco Cardiello (PDL)
47) Anna Maria Carloni (PD)
48) Gianrico Carofiglio (PD)
49) Alerio Carrara (Gruppo Coesione Nazionale)
50) Antonino Caruso (PDL)
51) Felice Casson (PD)
52) Maria Giuseppa Castiglione (Gruppo Coesione nazionale)
53) Maurizio Castro (PDL)
54) Stefano Ceccanti (PD)
55) Mauro Ceruti (PD)
56) Franca Chiaromonte (PD)
57) Carlo Chiurazzi (PD)
58) Angelo Maria Cicolani (PDL)
59) Emilio Colombo (UDC…)
60) Riccardo Conti (PDL)
61) Barbara Contini (Terzo Polo Api/Fli)
62) Gennaro Coronella (PDL)
63) Lionello Cosentino (PD)
64) Rosario Costa (PDL)
65) Vladimiro Crisafulli (PD)
66) Cesare Cursi (PDL)
67) Mauro Cutrufo (PDL)
68) Antonio D’Alì (PDL)
69) Gianpiero D’Alia (UDC..)
70) Gerardo D’Ambrosio (PD)
71) Luigi D’Ambrosio Lettieri (PDL)
72) Candido De Angelis (Terzo Polo Api/FLI)
73) Cristiano De Eccher (PDL)
74) Diana De Feo (PDL)
75) Sergio De Gregorio (PDL)
76) Stefano De Lillo (PDL)
77) De Luca Cristina (Terzo Polo)
78) De Luca Vincenzo (PD)
79) Luigi De Sena (PD)
80) Antonio Del Pennino (MISTO)
81) Mauro Del Vecchio (PD)
82) Silvia Della Monica (PD)
83) Roberto Della Seta (PD)
84) Mariano Delogu (PDL)
85) Ulisse Di Giacomo (PDL)
86) Roberto Di Giovan Paolo (PD)
87) Fabrizio Di Stefano (PD)
88) Egidio Digilio (TERZO POLO)
89) Lamberto Dini (PDL)
90) Lucio D’Ubaldo (PD)
91) Giuseppe Esposito (PDL)
92) Raffaele Fantetti (PDL)
93) Claudio Fazzone (PDL)
94) Mario Ferrara (COESIONE NAZIONALE)
95) Filippi Marco (PD)
96) Anna Finocchiaro (PD)
97) Annarita Fioroni (PD)
98) Giuseppe Firrarello (PDL)
99) Maurizio Fistarol (PD)
100) Salvo Fleres (COESIONE NAZIONALE)
101) Andrea Fluttero (PDL)
102) Marco Follini (PD)
103) Cinzia Fontana (PD)
104) Antonio Fosson (UDC..)
105) Franco Vittoria (PD)
106) Vincenzo Galioto (UDC..)
107) Cosimo Gallo (PDL)
108) Maria Alessandra Gallone (PDL)
109) Guido Galperti (PD)
110) Garavaglia Mariapia (PD)
111) Costantino Garraffa (PD)
112) Maurizio Gasparri (PDL)
113) Antonio Gentile (PDL)
114) Maria Ida Germontani (TERZO POLO)
115) Rita Ghedini (PDL)
116) Enzo Giorgio Ghigo (PDL)
117) Paolo Giaretta (PD)
118) Carlo Giovanardi (PDL)
119) Pasquale Giuliano (PDL)
120) Domenico Gramazio (PDL)
121) Manuela Granaiola (PD)
122) Luigi Grillo (PDL)
123) Gustavino (UDC..)
124) Pietro Ichino (PD)
125) Maria Fortuna Incostante (PD)
126) Cosimo Izzo (PDL)
127) Silvestro Ladu (PDL)
128) Nicola Latorre (PD)
129) Cosimo Latronico (PDL)
130) Raffaele Lauro (PDL)
131) Maria Leddi (PD)
132) Giovanni Legnini (PD)
133) Vanni Lenna (PDL)
134) Simonetta Licastro Scardino (PDL)
135) Massimo Livi Bacci (PD)
136) Giuseppe Lumia (PD)
137) Luigi Lusi (MISTO)
138) Marina Magistrelli (PD)
139) Lucio Malan (PDL)
140) Alfredo Mantica (PDL)
141) Andrea Marcucci (PD)
142) Francesca Maria Marinaro (PD)
143) Franco Marini (PD)
144) Marino Ignazio (PD)
145) Marino Mauro Maria (PD)
146) Alberto Maritati (PD)
147) Altero Matteoli (PDL)
148) Salvatore Mazzaracchio (PDL)
149) Daniela Mazzuconi (PD)
150) Giuseppe Menardi (GRUPPO COESIONE NAZIONALE)
151) Vidmer Mercatali (PD)
152) Alfredo Messina (PDL)
153) Claudio Micheloni (PD)
154) Riccardo Milana (TERZO POLI API/FLI)
155) Giuseppe Milone (PDL)
156) Claudio Molinari (TERZO POLI API/FLI)
157) Francesco Monaco (PD)
158) Colomba Mongiello (PD)
159) Enrico Morando (PD)
160) Carmelo Morra (PDL)
161) Fabrizio Morri (PD)
162) Franco Mugnai (PDL)
163) Adriano Musi (PD)
164) Enrico Musso (UDC..)
165) Domenico Nania (PDL)
166) Magda Negri (PD)
167) Paolo Nerozzi (PD)
168) Vincenzo Nespoli (PDL)
169) Pasquale Nessa (PDL)
170) Franco Orsi (PDL)
171) Nitto Palma (PDL)
172) Elio Massimo Palmizio (COESIONE NAZIONALE)
173) Antonino Papania (PD)
174) Achille Passoni (PD)
175) Carlo Pegorer (PD)
176) Marco Perduca (PD)
177) Flavio Pertoldi (PD)
178) Oskar Peterlini (UDC..)
179) Lorenzo Piccioni (PDL)
180) Filippo Piccone (PDL)
181) Gilberto Pichetto Fratin  (PDL)
182) Leana Pignedoli (PD)
183) Roberta Pinotti (PD)
184) Beppe Pisanu (PDL)
185) Salvatore Piscitelli (COESIONE NAZIONALE)
186) Giovanni Pistorio (MISTO)
187) Adriana Poli Bortone (COESIONE NAZIONALE)
188) Francesco Pontone (PDL)
189) Donatella Poretti (PD)
190) Guido Possa (PDL)
191) Giovanni Procacci (PD)
192) Gaetano Quagliariello (PDL)
193) Luigi Ramponi (PDL)
194) Raffaele Ranucci (PD)
195) Maria Rizzotti (PDL)
196) Giorgio Roilo (PD)
197) Rossi Paolo (PD)
198) Antonio Rusconi (PD)
199) Giacinto Russo (TERZO POLO)
200) Francesco Rutelli (TERZO POLO API/FLI)
201) Michele Saccomanno (PDL)
202) Maurzio Saia (COESIONE NAZIONALE)
203) Filippo Saltamartini (PDL)
204) Fedele Sanciu (PDL)
205) Gian Carlo Sangalli (PD)
206) Francesco Sanna (PD)
207) Giuseppe Saro (PDL)
208) Carlo Sarro (PDL)
209) Luciana Sbarbati (PD)
210) Giampiero Scanu (PD)
211) Aldo Scarabosio (PDL)
212) Salvatore Sciascia (PDL)
213) Serafini Anna Maria (PD)
214) Serafini Giancarlo (PDL)
215) Achille Serra (UDC..)
216) Cosimo Sibilia (PDL)
217) Silvio Emiio Sircana (PD)
218) Albertina Soliani (PD)
219) Ada Spadoni Urbani (PDL)
220) Vincenzo Speziali (PDL)
221) Marco Stradiotto (PD)
222) Nino Strano (TERZO POLO )
223) Paolo Tancredi (PDL)
224) Alberto Tedesco (MISTO)
225) Oreste Tofani (PDL)
226) Salvatore Tomaselli (PD)
227) Antonio Tomassini (PDL)
228) Giorgio Tonini (PD)
229) Achille Totaro (PDL)
230) Tiziano Treu (PD)
231) Giuseppe Valditara (TERZO POLO)
232) Guseppe Valentino (PDL)
233) Simona Vicari (PDL)
234) Guido Viceconte (PDL)
235) Pasquale Viespoli (COESIONE NAZIONALE)
236) Riccardo Villari (COESIONE NAZIONALE)
237) Luigi Vimercati (PD)
238) Vincenzo Vita (PD)
239) Valter Vitali (PD)
240) Carlo Vizzini (UDC..)
241) Luigi Zanda (PD)
242) Valter Zanetta (PDL)
243) Tomaso Zanoletti (PDL)
244) Sergio Zavoli (PD)

Ecco come esulta la Fornero subito dopo il voto

Bilderberg 2012, sorpresa: ci sono anche Lilli Gruber e Enrico Letta