La scienza interviene nel spiegarci quali sono i dieci errori che l’evoluzioneumana ha compiuto nel renderci quello che siamo adesso. Secondo gli scienziati, per quanto la nostra mente sia progredita, il corpo è invece rimasto ancorato al momento in cui giocavamo con le clave. E’ lo Smithsonian Magazine a stilare questo nuovo elenco delle discrepanze fra il corpo che abbiamo e lo stile di vita attuale. Che si affretta a rassicurare come questi errori non stiano a dimostrare che Darwin avesse torto: ma solo che la natura non poteva prevedere, quando ci ha modellati così, che la nostra vita sarebbe trascorsa davanti allo schermo di un computer.
Abbiamo per esempio il mal di denti: pare che sia causato dall’evoluzione abnorme del cervello umano, che ha così rubato spazio alla mandibola. Se il nostro encefalo fosse rimasto piccolino, non avremmo avuto il mal di denti. E che dire dell’appendice? Ormai un residuo vestigiale, che ha l’unico scopo nella vita di infiammarsi e garantirci un intervento chirurgico. O anche ilcoccige: è tutto ciò che rimane della coda degli animali, ma che a noi non serve più.
Per non parlare poi della stazione eretta. Pare che sia lei la causa di molti nostri guai. Prima di tutto il mal di schiena. Le vertebre umane erano state create per sopportare un peso orizzontale e camminare a quattro zampe, mentre adesso si trovano scomodamente piegate a “S” a sopportare il peso della gravità. Inoltre sembra che la stazione eretta sia all’origine anche del fatto che il cibo ci vada costantemente di traverso. Fateci caso: a un gatto questa cosa non succede mai. Questo perchè il gatto, il cui corpo è studiato in maniera orizzontale, ha sopra la trachea e sotto l’esofago: il cibo, che è più pesante dell’aria, non corre mai il rischio di finire nel canale sbagliato. Come invece succede regolarmente a noi: trachea e esofago sono verticali e l’epiglottide ogni tanto si inceppa.
Altro errore residuo dell’evoluzione è il singhiozzo, nato quando i primi anfibi, viaggiando sia sott’acqua che sulla terraferma, avevano bisgno di un meccanismo automatico che impedisse all’acqua di entrare nei polmoni abbassando di forza la glottide. E ha funzionato: far passare il singhiozzo si rivela, a volte, un’impresa difficile. E terminiamo la carellata sugli errori dell’evoluzione con la pelle d’oca: aveva senso nella preistoria quando l’orripilazione dei peli serviva per scaldarsi o per spaventare i nemici (cosa che succede ancora adesso negli animali). Ma visto che adesso ci viene la pelle d’oca anche quando subiamo un’emozione molto intensa e non necessariamente negativa, è evidente come questo meccanismo rientri di diritto negli errori dell’evoluzione.
Per non parlare poi della stazione eretta. Pare che sia lei la causa di molti nostri guai. Prima di tutto il mal di schiena. Le vertebre umane erano state create per sopportare un peso orizzontale e camminare a quattro zampe, mentre adesso si trovano scomodamente piegate a “S” a sopportare il peso della gravità. Inoltre sembra che la stazione eretta sia all’origine anche del fatto che il cibo ci vada costantemente di traverso. Fateci caso: a un gatto questa cosa non succede mai. Questo perchè il gatto, il cui corpo è studiato in maniera orizzontale, ha sopra la trachea e sotto l’esofago: il cibo, che è più pesante dell’aria, non corre mai il rischio di finire nel canale sbagliato. Come invece succede regolarmente a noi: trachea e esofago sono verticali e l’epiglottide ogni tanto si inceppa.
Altro errore residuo dell’evoluzione è il singhiozzo, nato quando i primi anfibi, viaggiando sia sott’acqua che sulla terraferma, avevano bisgno di un meccanismo automatico che impedisse all’acqua di entrare nei polmoni abbassando di forza la glottide. E ha funzionato: far passare il singhiozzo si rivela, a volte, un’impresa difficile. E terminiamo la carellata sugli errori dell’evoluzione con la pelle d’oca: aveva senso nella preistoria quando l’orripilazione dei peli serviva per scaldarsi o per spaventare i nemici (cosa che succede ancora adesso negli animali). Ma visto che adesso ci viene la pelle d’oca anche quando subiamo un’emozione molto intensa e non necessariamente negativa, è evidente come questo meccanismo rientri di diritto negli errori dell’evoluzione.
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