Il Giorno della Memoriaè una ricorrenza istituita dal Parlamento italiano del 20 luglio 2000. L'Italia ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
Il testo dell'articolo 1 della legge definisce così le finalità del Giorno della Memoria
<Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.>>
In questa giornata quanti campi di sterminio sono ancora chiusi oggi ho sono stati chiusi in passato senza che nessuno ne sapesse e ne sa l'esistenza o meglio ancora si fa finta di non sapere perché solo chi vince scrive la storia,chi perde invece deve accollarsi tutte le colpe e anche le colpe dei vincitori.
Esempi sono:
massacro della foresta di Katyń,noto anche più semplicemente come Massacro di Katyń, avvenne durante la seconda guerra mondiale e consistette nell'esecuzione di massa, da parte dell'Armata Rossa, di soldati e civili polacchi.
La strage di Gorlao piccoli martiri di Gorla sono le denominazioni con cui vengono chiamate le conseguenze di un bombardamento aereo degli Alleatiche colpì la scuola elementare "Francesco Crispi" diMilano nel quartiere di Gorla, il 20 ottobre 1944, durante la seconda guerra mondiale provocando la morte di 184 bambini.
Foiba è il termine con cui, in Venezia Giulia, si indicano i grandi inghiottitoi(o caverne verticali, o pozzi), tipici della regione[1][2]. Le foibe non sono quindi dei particolari tipi di caverne come viene spesso, erroneamente, affermato[3] , ma solo il termine con cui vengono indicati, nella regione giuliana, gli inghiottitoi carsici, che in tale regione assumono spesso dimensioni spettacolari.
Il termine deriva dal latinofovea(fossa, cava)[4], e venne usato per la prima volta in una relazione ufficiale nel 1770dal naturalista italianoAlberto Fortis, che scrisse una serie di libri sul carsodella Dalmazia. Se ne contano circa 1700 in Istria[senza fonte].
Aggiungendo i gulag russi dove morirono ebrei,l'intelligenzia russa e chi non la pensava in tutto e per tutto al baffone Stalin perché nei gulag russi morirono anche comunisti,senza dimenticare i laogai.
I Laogai sono i campi di concentramento in Cinaistituiti da Mao Zedong nel 1950 seguendo l’esempio dell’URSS dove erano in piena funzione i Gulag. Furono degli esperti sovietici ad aiutare Mao Zedong ad organizzare i Laogai in Cina. Mentre i LAGER nazisti furono chiusi nel 1945 ed i GU-LAG sovietici sono in disuso dagli anni ’90, i LAOGAI cinesi sono tuttora operanti, oggi, nel terzo millennio
Ma quello che mi fa specie e che dopo l'olocausto subito Israele,lo stato ebreo per eccellenza,la famosa terra promessa faccia se non un vero è proprio olocausto ma una “democratica” prova di forza con i cristiani e con la palestina.
All'epoca della creazione dello stato d'Israele, nel 1948, i cristiani in Palestina erano circa 350.000, rappresentavano circa il 20% della popolazione e costituivano una comunità antica e vibrante, facente capo ai primi seguaci che ascoltarono le parole di San Pietro a Gerusalemme durante la prima Pentecoste. Eppure, la dottrina sionista dichiarava che la Palestina era "una terra senza popolo per un popolo senza terra". Degli oltre 800.000 palestinesi che furono costretti a lasciare la loro terra nel 1948, circa 60.000 erano cristiani - il 7% del numero totale di profughi ed il 35% del numero totale di cristiani che vivevano in Palestina.
Nel processo di "giudaizzazione" della Palestina, numerosi conventi, ospizi, seminari e chiese furono distrutti oppure furono sgomberati dei loro proprietari e custodi cristiani. In uno dei più spettacolari attacchi contro un obiettivo cristiano, il 17 maggio 1948, il Patriarcato Ortodosso Armeno fu bombardato con oltre 100 proiettili di mortaio, lanciati dalle forze sioniste dal monastero dei Padri Benedettini sul Monte Sion già occupato in precedenza. Il bombardamento danneggiò anche il Convento di San Giacomo, il Convento dell'Arcangelo, le loro chiese, le loro due scuole elementari e seminari e le biblioteche, uccidendo otto persone e ferendone 120.
Oggi, si ritiene che il numero di cristiani in Israele e nella Palestina occupata non superi le 175.000 unità, circa il 2% dell'intera popolazione, ma tale numero sta rapidamente diminuendo a causa dell'emigrazione di massa. Di coloro che sono rimasti nella regione, la maggior parte vive in Libano, dove condivide la stessa miseria senza fine di tutti gli altri profughi, confinati in campi in cui le scuole sono sovraffollate e insufficientemente finanziate, le case sono decrepite e le condizioni sanitarie terrificanti. Moltissimi comunque hanno lasciato del tutto la regione. Non sono disponibili dati definitivi, ma si ritiene che tra i 100.000 ed i 300.000 palestinesi cristiani vivano nei soli Stati Uniti.
Israele attraverso una mirata e sistematica opera di sterminio, comanda e massacra il popolo di Palestina, destabilizza il Medio Oriente, indirizza la politica interna ed estera dei Paesi europei.Ripercorrendo cronologicamente i massacri il 27 dicembre 2008 nella Striscia di Gaza i macellai sionisti hanno toccato i vertici di crudeltà inaudita. Ieri i palestinesi di Gaza hanno commemorato nella Striscia il secondo anniversario della sanguinosa operazione criminale sionista – Cast Lead – “Piombo fuso” iniziata il 27 dicembre 2008 e conclusa con l’opera di macelleria, nella loro logica di sterminio del popolo palestinese, massacrando 1.440 palestinesi tra cui 318 bambini e 111 donne (oltre 5.000 i feriti), il 18 gennaio 2009. Tonnellate di bombe, esecuzioni sommarie contro civili disarmati e distruzioni di edifici Onu tra cui scuole rifugio di bambini. Dei corpi delle vittime rimase ben poco, vennero liquefatte dall’utilizzo indiscriminato di bombe al fosforo bianco (vietate dal Trattato di Ginevra del 1980), le cui fiamme una volta a contatto con l’ossigeno dell’aria, si sviluppano, fino ad esaurimento del combustibile.
Alla fine sono tutti uguali i morti come diceva Totò nella sua poesia “a livella” e che si dovrebbe istituire un giorno per ricordare le vittime civili delle guerre e delle ideologie che prevedono l'annullamento fisico e psichico della persona in quanto essere vivente e pensante.
L'Anziano Gino V
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