Una striscia del 1993 anticipava la situazione dell'Italia di oggi: i tecnici chiamati a Paperopoli per far pagare le tasse ai cittadini. Ma la conclusione...
Le analogie tra la finzione disneyana e l’odierna realtà del Belpaese lasciano turbati: impressiona leggere sulle labbra (anzi, sul becco) del sindaco di Paperopoli una frase come: «Il Comune ha davvero bisogno di soldi! Ci rivolgiamo ai tecnici, ecco la soluzione! Esperti fiscali indipendenti, assunti allo scopo! Loro incasseranno soldi e impopolarità, mentre il Comune incasserà… Senza colpo ferire!». E che dire del fatto che, tra le imposte escogitate dagli esperti, vi siano la tassa sull’età, la tassa sulle calorie (praticamente un’antesignana della tassa sul cibo-spazzatura proposta di recente dal nostro governo), la tassa sulle vacanze e la definitiva tassa sulle tasse? Il sospetto (o meglio il timore) è che la fonte d’ispirazione di Monti e collaboratori sia davvero Paperopoli… Il professore, a questo punto, faccia almeno caso (e ne tragga le dovute conseguenze) a come si conclude il fumetto: con la rivolta della gente che, esasperata, scende in piazza urlando «Basta tasse!» e «Obiezione fiscale!». Non solo: dietro ai tecnici, nell’episodio di Paperinik, si nascondono in realtà i componenti della Banda Bassotti, determinati a rapinare la cittadinanza a proprio esclusivo beneficio. Allarmante interrogativo: che Topolino ci abbia visto giusto anche in questo caso?
Giuseppe Pollicelli
Giuseppe Pollicelli
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