lunedì 23 dicembre 2013

Natale 2013 Anno XV dell’Era Euro





Lo chiamavano Natale consumistico,che ormai di sacro non era rimasto niente e che ormai si aspettava il 25 dicembre solo per aprire pacchi e pacchetti pieni di sorprese e sorpresine.
Dicevano che queste feste cristiane come il Natale serviva solo a riempire le tasche dei vari commercianti e proprietari di fabbriche di giochi,alimentari e varie.
Ci hanno tolto il presepe dopo il crocefisso dalle scuole per non “offendere” i bambini delle altre religioni,anche se per tali festività stanno a casa come i loro genitori e se lavorano vengano pagati per una festività lavorata anche se loro non ci credono e stanno a casa per festeggiare cosa?Il Santo Natale in cui non credono?
Le strade erano piene di luci già da fine novembre,i negozi pieni di gente ma ormai le luci sono poche e niente perché che interesse hanno gli stranieri che hanno negozi e negozietti a illuminare le vie in ricorrenza di una festa in cui non si riconoscono?
Altro rituale era il prete coi due chierichetti che passava a benedire le case,ora passano,almeno dicono loro una volta ogni due anni,ma da dodici anni che abito qui ho visto solo due volte però in compenso ogni anno arriva puntuale la busta vuota della parrocchia che bussa a denari.
Tornando al Santo Natale odierno,vediamo negozi vuoti e sotto l’albero si sarà poco o niente da aprire perché i pacchi ce li hanno consegnati e li abbiamo già aperti durante l’anno,vedi Tares,Imu no Imu,730.ticket ed invece del panettone classico ci hanno servito il panettone pasticciato delle tre grazie,Letta,Alfano e Monti impastato dal cuoco napoletano Napolitano.
In compenso meno Italiani andranno all’estero per Natale e fine d’anno ma sono pochi i “fortunati” tipo le famiglie bloccate in Congo” per adottare bambini del luogo,mentre gli orfanotrofi in Italia rimangono sempre pieni per via di leggi che nessuno capisce,rimpinguando in compenso i portafogli di chi li gestisce.
Altri “fortunati” sono due marò che ancora sono in India grazie alla fortunata frase pubblicitari anni 80′ che diceva “firma e gira il mondo” frase che doveva servire ad aumentare gli arruolamenti nelle Forze Armate.
Concludendo quest’anno non sarà un Natale consumistico,visto la crisi,ma in compenso sarà un Natale di fede e speranza,perché gli Italiani pregheranno che l’Italia e gli Italiani si salvino e hanno la speranza che questi manigoldi che si fanno chiamare “onorevoli” tornino a casa e ci sia veramente una nuova svolta per l’Italia e l’Europa che diventi veramente l’Europa dei Popoli e non delle banche e dei loro tirapiedi.
http://senzatitoloeparole.myblog.it/2013/12/01/mi-dimettoanzi/

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